lunedì 11 dicembre 2006

Mosquito Coast


(The Mosquito Coast, USA 1986, col. 119’)
di Peter Weir.
Con Harrison Ford, Helen Mirren, River Phoenix, Martha Plimpton, André Gregory, Dick O’Neill.
trama
Allie Fox è un geniale inventore americano di provincia, idealista, ma modo suo, e stanco del cosiddetto mondo civile decide di trasferirsi con moglie e Quattro figli in un remoto angolo del centramerica, costruisce un villaggio nella giungla lungo a un fiume a cui da nome Geronimo, all’inizio la sua iniziativa è un successo, costruisce ingegnosi marchingegni per facilitare la vita degli abitanti ed un enorme macchina che produce ghiaccio. Ma la gelosia del vicino prete missionario, l’incontro non proprio amichevole con gli indios dell’entroterra e soprattutto l’arrivo di tre banditi mettono in discussione tutto il suo progetto e minano definitivamente la sua stabilità psicologica che vira lentamente e inesorabilmente verso la pazzia.
critica
Il Mereghetti l’ha giustamente paragonato a “Fitzacarraldo”, il protagonista infatti è anche qui un sognatore, un uomo che vuole creare un mondo nuovo fuori dalle barbarie della civilizzazione ma che in realtà si trasforma lui stesso in nuovo barbaro e colonizzatore senza accorgersene, la natura saprà rimettere le cose al loro posto. Per la prima volta in un film i missionari religiosi vengono dipinti per quello che sono, sfruttatori di anime innocenti. Weir adatta un romanzo Paul Theroux sceneggiato dal bravissimo Paul Schrader, e lo fa senza utilizzare nessun mezzo spettacolare ed enfatico e questo portò al fallimento commerciale del film, anche il ruolo ambiguo di Ford contribuì all’insuccesso nonostante il popolare attore americano sia qui bravissimo. Comunque Weir si conferma fra i migliori e più sottovalutati registi della sua generazione. Voto 7,25.