lunedì 8 gennaio 2007

L'astronave degli esseri perduti

(Quatermass and the Pitt, Regno Unito 1967, col. 97’)
di Roy Ward Baker.
Con James Donald, Andrei Keir, Barbara Shelley, Julian Glover, Maurice Good. Durante I lavori per la costruzione di una nuova stazione della metropolitana di Londra a Hobbs Lane vengono alla luce alcuni teschi fossili, viene immediatamente chiamato sul posto un archeologo che comprende immediatamente la sensazionalità della scoperta, essendo I resti umani più antichi mai ritrovati. Durante gli scavi archeologici però viene alla luce anche una strana superfice metallica che lo scienziato crede sia una bomba inesplosa. Chiamati sul posto gli esperti militari, casualmente accompagnati dal famoso scienziato spaziale dottor Quatermass, si rendono ben presto conto che l’oggetto è molto grande ed è composto da un indefinito materiale imperforabile. Mentre le autorità si affrettano a comunicare che si tratta di un missile tedesco inesploso della seconda guerra mondiale, Quatermass ipotizza che sia un’astronave aliena. Sorprendenti e pericolosi sviluppi seguiranno. Terzo capitolo della saga fantascientifica scritta dall’inglese Nigel Kneale e che ha come protagonista il dottor Quatermass, i precedenti furono . “L’astronave atomica del dottor Quatermass” (1955) ed “I Vampiri dello spazio” (1957), e che si concluderà con “Quatermass Conclusion: la terra esplode” (1979), questi lungometraggi furono tutti realizzati prendendo spunto dalle omonime serie televisive inglesi di grande successo prodotte dalla BBC. Questo film è indubbiamente il migliore della serie, un piccolo gioiello della s/f a basso costo, sceneggiatura di ferro, pochi effetti ma egregi per l’epoca ed un interesse ed una tensione per lo sviluppo del racconto che tiene con il fiato sospeso lo spettatore dall’inizio alla fine. Cinema di genere, ma con le idee giuste. Il titolo originale significa “Quatermass e il pozzo”. Voto 7,75.

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