lunedì 5 febbraio 2007

Volevo solo vivere

(Italia/Svizzera, col. e b/n 75’)
di Mimmo Calopresti.
Documentario.

La testimonianza di 9 ebrei italiani sopravissuti al campo di sterminio nazista di Auschwitz. Il tutto è raccontato in ordine cronologico dal momento dei rastrellamenti casa per casa nell’Italia occupata del 1944, al terribile viaggio nei carri merci, l’arrivo al campo con la straziante separazione fra uomini e donne, i forni crematori, i lavori forzati e la vita dentro il lager scandita dai morsi della fame e dal terrore di una morte atroce. La liberazione quando ormai la speranza giaceva in un angolino nascosto del loro cervello. Il documentario del bravo regista calabrese, coprodotto dalla fondazione di Spielberg per la memoria della Shoa, non racconta nulla di davvero nuovo, ma nonostante ciò, riesce a commuovere ed ad impressionare, perché sentire la voce di italiani come noi che hanno vissuto questa terribile esperienza, ce la rende più viva e più ferocemente attuale. Davvero commoventi e lucide le testimonianze, dal signore che infornava i corpi nei forni crematori a colui che era addetto allo scarico dei convogli ferroviari in arrivo, sconcertante perché ce lo raccontano come se fosse accaduto davvero ieri. Da vedere, un documento valido anche e soprattutto per le nuove generazioni. Sullo stesso tema, rimane indelebile il ricordo del grandissimo documentario di Alain Resnais “Notte e nebbia” del 1956, primo documento cinematografico sull’Olocausto. Il film ha avuto una nomination al David di Donatello come miglior documentario. Voto 7,50.

Nessun commento: