giovedì 22 febbraio 2007

Wild Side

(Francia/Regno Unito/Belgio 2004, col. 95’)
di Sébastien Lifshitz.
Con Stephanie Nichelini, Yasmine Belmadi, Edouard Nikitine, Josiane Stolerù. Il transessuale Pierre che si fa chiamare Stephanie vive con gli amanti MIkahil, un cameriere russo che non parla una parola di francese e il maghrebino Djamel che fa la vita di strada come Stephanie/Pierre. Una telefonata con la notizia che la madre sta morendo fa accorrere al capezzale il/la protagonista che non la vedeva da molti anni, tornano a galla così i ricordi ormai rimossi dell’infanzia, specie del padre scomparso quando Pierre era ancora un bambino. Il bravo e purtroppo ancora poco conosciuto regista francese ci porta senza tabù alla scoperta non tanto del mondo transessuale/omosessuale ma quanto dei personaggi che compongono questo piccolo/grande film, l’analisi dei caratteri ed i rapporti interpersonali sono quanto di più credibile si possa trovare, ed anche l’amore a tre è visto come una possibilità, dall’emarginazione socio-culturale può nascere anche amore e non solo odio. Un film unico come la sensibilità dell’autore, supportato da un gruppo di interpreti sconosciuti ma bravissimi. Il film scritto dal regista con il fido Stephane Bouquet ha vinto due premi al festival di Berlino ed è stato premiato anche ai festival di Gijon, Seattle e L.A.Outfest. La performance canora nel locale gay ad inizio film è eseguita dal cantante canadese Anthony. Voto 8,50.

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